Borla, Roma, 1993, pp. 10-13 (in collaborazione con F. Ortu)
Abstract
Si mettono in evidenza alcuni elementi positivi del testo di Bleandonu, che permette di cogliere sia la sostanziale novità della teoria di Bion sul rapporto tra individuo e gruppo, in termini concettualizzazioni della mente, sia la continuità con il pensiero freudiano e kleiniano. Viene descritto il percorso teorico e clinico che, partendo dall’interesse per il gruppo, porta Bion a mettere in evidenza i meccanismi primitivi del pensiero e le condizioni fondamentali per la costruzione di una conoscenza scientifica
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