Neri, C. (2011), Il fattore F in psicoanalisi e in psicoterapia di gruppo, Gruppi, XII (3), 11-42. ISSN- 1826-2589.
Sommario
La nozione di fede – diversamente da quelle di «Illusione», «Capacità di tollerare le frustrazioni », «Investimento libidico» – non ha trovato un posto ben definito nella teoria psicoanalitica. Bion si è occupato di F (fede), per ciò che riguarda la sua funzione nel lavoro scientifico. Secondo Bion, è necessario un «Atto di fede» per dare consistenza ad alcune ipotesi e intuizioni, che emergono durante le sedute analitiche e che corrispondono a fatti, la cui esistenza non è considerata dalle più comuni teorie. Lo scopo dell’autore è riprendere le sue proposte, mettendo in evidenza la rilevanza clinica di F ed elaborando una concezione che risulti utile nel lavoro analitico. La prima parte del testo è dedicata all’esame delle aree nelle quali fede e fiducia si sovrappongono e di quelle nelle quali invece si divaricano. Ad esempio, la fede possiede un carattere propulsivo ed attivante, che non è parimenti rappresentato nel rapporto di fiducia. La seconda parte prende in considerazione F come fattore di una funzione psichica dell’analista, che è necessaria per riuscire a sostenere un paziente che si sente disperato e privo di risorse, attendendo che il suo desiderio di vivere si presenti nuovamente. L’ultima parte esamina F, vedendolo dal punto di vista del paziente e studiando le trasformazioni cui può andare incontro durante l’analisi.