Perspectives Psychiatriques, XLI, 2, 2002, pp. 95-99
Abstract
Il testo prende spunto dagli studi di E. DeMartino sul trauma conseguente all’emigrazione, a cui viene associato il concetto di crisi della presenza, espressione con cui si indica la perdita della capacità di essere nel proprio tempo.
La crisi della presenza può avere due esiti: portare alla patologia (breakdown=crollo) oppure a un processo di rinnovamento. Nel primo caso De Martino parla di apocalisse psicopatologica. Nel secondo caso, la persona può superare la crisi all’interno di un processo che coinvolge il gruppo/comunità di cui fa parte: in questo senso si parla di apocalisse culturale come via di trasformazione della sofferenza individuale.
Nell’apocalisse psicopatologica la crisi colpisce soprattutto la percezione e fruizione degli oggetti del mondo familiare, che perdono la loro «domesticazione», cioè il loro legame con le memorie culturali latenti
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traumatisme-crise-de-la-presence-apocalypse-culturelle