Neri, C. (2006), Intervista-dialogo di Claudio Neri con Alfredo Lombardozzi, in Lombardozzi, A., Le figure del dialogo tra antropologia e psicoanalisi, Edizioni Borla, Roma, 1-20. Abstract Viene affrontato il tema dell’identità sul piano psicoanalitico e su quello socio-antropologico. La psicoterapia di gruppo è indicata come il terreno privilegiato di questo incontro-dialogo perché consente rispecchiamenti reciproci. […]
Neri, C. (2006), Psicoanalisi e Antropologia, in A. Lombardozzi, Figure del dialogo tra antropologia e psicoanalisi, Borla, Roma, 165-191. Abstract Il libro di Lombardozzi è una ricerca teorica sull’area di intersezione tra Psicoanalisi e Antropologia. Vengono affrontati i temi dell’identità, del mascheramento del sé, dell’identificazione, del conflitto tra istanze psichiche, citando i contributi di Freud, […]
Neri, C. (2005), I sogni di Fabiana, in Neri, C., Pines, M., Friedman, R. (a cura di), I sogni nella psicoterapia di gruppo, Borla, Roma, 180-193. Sommario I sogni di Fabiana marcano i momenti essenziali della ricerca dell’identità: mostrano lo stato del Sé e i progressi nel processo di guarigione di una paziente di un gruppo […]
Koinos. Gruppo e Funzione Analitica, anno XIV, n. 1-2 AbstractNella prima parte del testo si definiscono gli elementi che costituiscono il campo condiviso dai membri del gruppo, da cui dipende il senso di appartenenza e la delimitazione dei confini. Viene poi analizzata la figura del Genius loci, la persona che svolge funzioni fondamentali per la […]
Koinos – Gruppo e Funzione Analitica, XIII, 2, 1992 (Intervista a cura di S. Marinelli) Abstract L’intervista apre il numero monotematico della rivista Koinos – Gruppo e Funzione Analitica dedicato al tema dell’identità. In particolare, vengono esaminati i criteri che differenziano la trasformazione dell’identità nel corso di un’analisi di gruppo e di un’analisi nel setting […]
Borla, Roma, 1990, pp. 171 (in collaborazione con L. Pallier, G. Petacchi, G.C. Soavi, R. Tagliacozzo
Abstract
Il libro è dedicato all’esplorazione di una fantasia costantemente presente nella situazione clinica, sia duale che di gruppo.
La «fusione» può essere immaginata con oggetti esterni o con oggetti interni, può essere cosciente o inconscia e rifiutata, può assumere carattere difensivo nei confronti di emozioni e sentimenti spiacevoli (quali invidia o abbandono), ma può anche essere considerata come la realizzazione di un modo dell’essere sufficiente a se stessi. L’aspettativa fusionale frustrata può condurre a gravi patologie.
La ricerca su questo tema è proseguita per più di quindici anni e le ipotesi avanzate trovano appoggio in un ampio materiale clinico.