A partire dagli anni 80, il concetto di campo ha visto un notevole sviluppo. È un concetto che si sposa bene con larga parte della psicoanalisi italiana, la quale condivide una certa attenzione al monitoraggio, momento per momento, di quello che avviene in seduta: oscillazioni emotive, dati sensoriali, cambiamenti di atmosfera, mutazioni nella partecipazione dell’analista in seduta; in definitiva di quello che accade nella stanza e – possiamo dire – nel campo psicoanalitico.
Non abbiamo un solo concetto di campo, in realtà ne abbiamo diversi, a volte anche inconciliabili tra loro. Nel 2015 è stata fondata la International field theory Association, di cui sono membro fondatore insieme ad altri colleghi, e che ha lo scopo di promuovere il dialogo tra queste idee di campo.
Il mio modo di vedere il campo si fonda su vari elementi essenziali.