Questo video è tratto dall’intervista condotta daMaria Giovanna Argese e disponibile nella versione integrale in: https://www.youtube.com/watch?v=m3JB052x2h8
A mio avviso, uno degli obiettivi dell’analisi è che il paziente possa sviluppare una maggiore autenticità personale.
Questo concetto non è completamente sovrapponibile a quello di “vero sé”, né a quello di spontaneità, perché include l’idea di “responsabilità per l’altro con cui si è in rapporto” nel momento in cui ci si esprime spontaneamente. Il concetto di autenticità, quindi, ha molto a che fare con lo stare in relazione affettiva con un’altra persona.
Uno dei presupposti richiesti per diventare uno psicoanalista è che egli stesso abbia fatto l’esperienza di vivere il trattamento psicoanalitico come una relazione in cui si è coinvolti, e non come una situazione oggettivabile e asettica.
Personalmente, ho constatato che quando riuscivo ad esprimere in modo più e partecipe il mio punto di vista, i pazienti rispondevano positivamente.